Per chi ancora non lo avesse visto, ci preme segnalare che è presente in Google Earth il modello 3D di Venezia. Quello che non tutti sanno è che questa spettacolare opera è stata realizzata, più di un anno fa, da volontari distribuiti in tutto il mondo, che hanno prestato la loro opera gratuitamente, utilizzando Building Maker.
Entrando in Building Maker, possiamo vedere l'elenco delle città presenti nell'archivio per quanto riguarda l'Italia. Per adesso si tratta di Firenze, Milano, Venezia, che sono state completate, e L'Aquila, che è in corso di lavorazione.
Le immagini che seguono mostrano, circondate con una linea bianca, le aree coperte dalle foto aeree "oblique" delle quattro città italiane.
Firenze
Milano
Venezia
L'Aquila (i punti blu sono gli edifici realizzati fino ad oggi, 13 febbraio 2011 - confrontateli con quelli di un mese fa)
Ma come funziona il processo di lavorazione di una intera città? Come è possibile che si riesca, in tempi accettabili e con una spesa minima da parte di Google, a realizzare il rilievo fotogrammetrico di zone così ampie e complesse, permettendo agli utenti volontari di lavorare in rete?
Il meccanismo che i tecnici di Google hanno costruito ha dell'incredibile; esso è composto da varie componenti che ora descriviamo.
Il primo componente è Building Maker, che abbiamo già visto negli altri post di questo Blog. Esso permette di visualizzare le foto aeree "oblique" dell'edificio scelto, in modo che inserendo in sovrapposizione a queste foto oggetti predefiniti, come parallelepipedi, solidi di estrusione, oggetti piramidali e altro, il tutto con vincoli reciproci, cioè "incollati" e sovrapposti o affiancati, questi possano descrivere al meglio possibile l'edificio, ad un certo livello di dettaglio.
I vertici dell'edificio disegnato vengono "vincolati" dall'utente ai corrispondenti punti delle foto, ed alla fine, un complesso algoritmo presente sul server Google si occupa di risolvere i calcoli di restituzione prospettica e di ri-proiettare le foto sul modello, che così può essere visualizzato su Google Earth.
I vertici dell'edificio disegnato vengono "vincolati" dall'utente ai corrispondenti punti delle foto, ed alla fine, un complesso algoritmo presente sul server Google si occupa di risolvere i calcoli di restituzione prospettica e di ri-proiettare le foto sul modello, che così può essere visualizzato su Google Earth.
Il secondo componente del processo è 3D-Warehouse, che è l'archivio dei modelli creati da tutti gli utenti Google. Questo è il deposito in cui vanno a finire, organizzate e cercabili, tutte le opere di composizione tridimensionale di tutti gli utenti, dal martello al mobile, dall'auto al personaggio umano, dalla lampada al progetto architettonico.
Tutto quello che può essere modellabile in 3D può essere inserito all'interno della 3D-Warehouse, perché stia al sicuro e a disposizione di tutti.
Il terzo componente del processo è Google SketchUp. Come sappiamo, si tratta di un eccezionalmente intuitivo programma di modellazione 3D, che Google mette a disposizione gratuitamente.
Tramite SketchUp, il modello dell'edificio creato con Building Maker e messo automaticamente in 3D-Warehouse, può essere modificato per aggiungere particolari e dettagli, riuscendo ad inserire finestre, comignoli, abbaini e altri oggetti difficili da creare con Building Maker. Il livello di dettaglio può spingersi anche alla definizione di grondaie o ringhiere, ma bisogna tenere presente che non bisogna appesantire troppo il modello, perché questo possa essere rappresentato in Google Earth.
Tramite SketchUp, il modello dell'edificio creato con Building Maker e messo automaticamente in 3D-Warehouse, può essere modificato per aggiungere particolari e dettagli, riuscendo ad inserire finestre, comignoli, abbaini e altri oggetti difficili da creare con Building Maker. Il livello di dettaglio può spingersi anche alla definizione di grondaie o ringhiere, ma bisogna tenere presente che non bisogna appesantire troppo il modello, perché questo possa essere rappresentato in Google Earth.
Il limite di Building Maker sta nella disponibilità delle immagini aeree "oblique". Per cercare di ovviare a questo problema, Google ha predisposto una pagina web per la richiesta di inserimento di una città di proprio gradimento nell'elenco di quelle disponibili per Building Maker.
Una volta inserita una richiesta, questa viene votata dagli utenti, e quando si raggiunge un certo livello di soglia critica, Google può prendere in considerazione il fatto di far decollare un aereo e di scattare le foto. Questo è ciò che è avvenuto per L'Aquila.
Una volta inserita una richiesta, questa viene votata dagli utenti, e quando si raggiunge un certo livello di soglia critica, Google può prendere in considerazione il fatto di far decollare un aereo e di scattare le foto. Questo è ciò che è avvenuto per L'Aquila.
ExportToCanoma REQUEST
ULTIM'ORA: Building Maker è stato dismesso da Google :
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