2015-11-12

Open PA - Intervista a Ivano Sebastianutti

Con questo iniziamo una serie di articoli su "Open PA", cioè su come la Pubblica Amministrazione si sta aprendo alle nuove tecnologie, all'innovazione, al riuso e all'apertura dei dati nell'ottica della creazione di Servizi per i Cittadini.

Il "motto" di questa serie di articoli sarà "Servizi, non Sevizie"  :)

Iniziamo con un'intervista a Ivano Sebastianutti, istruttore informatico presso il comune di Tavagnacco (Udine).


Domanda 1:  Come è iniziata la tua attività riguardante il 3D ?   Si è trattato di una passione precedente, poi applicata alla pianificazione territoriale, oppure è stata una esigenza sentita nell'ambito dell'uso di un Gis ?

Sebastianutti:  "Ho iniziato molti anni fa con AutoCAd versione 1.7 o 2.01 con ancora i floppy disk da 5'1/4 (Autocad ne aveva 2 da 360 Kb) e i primi PC 100 forniti da ASEM che miglioravano l'analogo modello della IBM. Con la versione 2.17 in cui introduceva il 3D (effettivamente solo il 2,5 - elevazione) ho sviluppato per una ditta locale il listino in formato 3D. Da allora sono passato dalle ditte private agli enti locali e dal ovviamente sono arrivato ai primi GIS. Ho usato Mapinfo e gli stessi strumenti cad adattati al GIs quali Microstation e lo stesso Autocad per testare le prime applicazioni in campo territoriale."

Domanda 2:  Come hai scoperto Virtual Terrain Project  e l'Open Source ?

Sebastianutti: "Ho scoperto prima l'open source con le prime versioni di QGIS dalla 0.4 alla 0.7 e di MapWindows GIS, per arrivare alla prime prove di GvSIG che nelle ultime versioni aveva implementato già un GIS 3D. Fra queste prove e questi studi mi sono incrociato con Virtual Terrain Project. E' stata una rivelazione poter assemblare e costruire le prime costruzioni in 3D. L'ho utilizzato sopratutto per visualizzare scenari in ambito archeologico su alcuni ritrovamenti effettuati in loco ed è stato fantastico poterli far vedere. Bisogna dire che si doveva creare appositamente i dati per questo scopo e prepararsi a diversi crash del programma, ma i risultati erano molto buoni.
Sono anni che ormai utilizzo software open source e nei miei lavori sopratutto per la pubblica amministrazione con risultati molto positivi. Si deve far uso di molte applicazioni per arrivare ad un sistema che soddisfi completamente i servizi della pubblica amministrazione. Il GIS è una parte di questo sistema complessivo ed è possibile farlo convivere con il resto dei sistemi informatici.
VTP soddisfa solo una parte di queste cose per cui sono ancora alla ricerca di un software che si integri completamente e che abbia anche una rappresentazione 3D. Oramai si va sul web dove ci sono alcune librerie usabili che vanno in questa direzione."

Domanda 3:  Adesso quale software open utilizzate nei vostri uffici (se è possibile saperlo) ?

Sebastianutti: "Parlando di sistemi informativi, utilizzo per la cartografia (dati vettoriali, bitmap e lidar) un server postgresql con estensione postgis e pointcloud per dati lidar (rilievo laserscanner) con geoserver per la pubblicazione di servizi web. Ci sono poi delle procedure che raccolgono dati e li formatttano per integrare le diverse banche dati con la visualizzazione su GIS. Nell'ente comunale ci sono molti archivi diversi da db quali oracle a mysql o db utilizzati dall'agenzia del territorio in spatialite ed è utilissimo rappresentarli in un sistema GIS. Sapere dove accadono le cose è importantissimo. Queste procedure che mantengono l'indice con i dati alfanumerici sono fondamentali per "vedere" le informazioni e rappresentarle anche su web. A volte è superfluo utilizzare una sistema come QGIS per accumulare o modificare informazioni localizzate; basta un browser per rilevare e integrare queste informazioni immediatamente dentro un sistema GIS integrato. Penso al protocollo WFS-T per questo tipo di servizio."


Domanda 4:  Conosci MapWindow ?  In caso, che ne pensi ?

Sebastianutti: "Si, come ho detto prima, ho usato MapWindows GIS, era anche concorrente a QGIS ma il suo sviluppo non è stato molto innovativo. QGIS ha oramai rilevato e integrato innumerevoli funzioni provenienti ad ambienti accademici (GRASS, SAGA, ecc..) per cui ha di colpo fatto passi da gigante."


Domanda 5:  Conosci il plugin "GEarthView" per QGIS ?  Pensi che potrebbe essere utile, come vista 3D immediata per QGIS ?

Sebastianutti: "Ho fatto dei test con questo plugin, ma non sono molto soddisfatto del risultato. Al momento uso alcuni plugin che mi danno il controllo su come rappresentare i miei oggetti in 3D quale qgis2threejs. E' comunque utile averlo per interagire con il resto del mondo e poter integrare diversi oggetti 3D al suo interno."


Domanda 6:  Quanto è importante il 3D nella pianificazione territoriale ?

Sebastianutti: "Molto. Nel Comune di Tavagnacco sono stati fatti nel tempo due rilievi Lidar ed entrambi hanno tutt'ora un importanza storica. Sono come una fotografia storica con cui possiamo controllare l'evoluzione del territorio. Nei dati Lidar possiamo quantificare le modifiche al territorio quando ci serve. Questo è una parte dell'importanza che io identifico come una parte di informazioni che provengono dalla parte "FISICA" del territorio. La seconda parte è l'allineamento delle informazioni alfanumeriche presenti nelle banche dati per farle confluire con le informazioni geografiche e dare loro importanza per il luogo in cui sono riferite. Questa parte la identifico come parte "INFORMATIVA" e l'insieme di queste informazioni sono strategiche per lo sviluppo dello stesso territorio."




Domanda 7: Quanto è importante la divulgazione di software Open nella pubblica amministrazione ?

Sebastianutti: "A parte l'obbligo delle Pubbliche Amministrazioni di utilizzare il software Open Source proveniente dalle leggi già in vigore, trovo fondamentale per la crescita stessa della Pubblica Amministrazione che le persone che ci lavorino crescano in professionalità. Questa professionalità deve essere messa in circolo e lo si fa solo con applicazioni software in cui si possa modificare o aggiungere funzioni. Non si possono fare servizi di qualità senza queste cose."

Domanda 8: Passiamo a parlare del tuo territorio: Friuli, Udine e Tavagnacco (in ordine di... zoom :)  Come procede ora con le attività (artigianali e industriali) relative al 3D, in provincia di Udine e ... dintorni, dopo questo Forum sul 3D del 2012 ?

https://www.youtube.com/watch?v=5_n-Doncv8E

Sebastianutti: "C'è una lenta crescita di interesse sul tema del territorio dalle Amministrazioni Pubbliche che al momento hanno altri fattori di interesse predominanti (vedi Unioni Territoriali Intercomunali). Spero che comunque la creazione di queste unioni rafforzi la coscienza della necessità di dover rilevare, rappresentare e gestire il territorio comunale in 3D. La mia convinzione è che ci sono diversi fattori che favoriscono queste scelte:
- il costo in ribasso dei rilievi Lidar e ortofoto
- il costo al ribasso del hardware necessario ai sensori territoriali
- la presenza di molto software open source per il trattamento dei dati
- la concorrenza che si dovrebbe sviluppare tra le stesse amministrazioni per la divulgazione di nuovi servizi e open data
- la coscienza nelle persone che usufruiscono di questi servizi che richiederanno sempre più servizi adeguati

Con il 3D e l'integrazione delle banche dati si può cominciare a far intervenire le prime Amministrazioni Pubbliche "illuminate" a progettare servizi predittivi. Perché dobbiamo aspettare che la persona sola di 80 anni richieda un servizio di controllo quando abbiamo già questa informazione nelle banche dati comunali? "










Domanda 9:  Cosa sarebbe auspicabile per le PA e per noi comuni utenti ?

Sebastianutti: "Guardando un po' in prospettiva,  e immaginando come dovrebbe cambiare l'Amministrazione Pubblica nei suoi servizi rispetto i propri utenti, io ho una visione prima tecnica organizzativa e poi di funzionalità evolute. Mi spiego meglio. Ritengo che le modifiche in atto debbano portare l'Amministrazione Pubblica a semplificare gli atti che i cittadini devono fare per accedere ai relativi servizi e i cittadini debbano avere riscontro immediato degli stati di questi servizi tramite dei "cruscotti di controllo" della quantità e della qualità dei servizi erogati. Questo lo si fa solamente se si analizzano i processi e si allineano le banche dati interessate. La cartografia fa parte integrale di queste banche dati.
Si deve partire dal basso per razionalizzare i servizi e i dati interessati a questi processi al fine di creare STANDARD. Le migliori prassi vanno dichiarate ed esportate contagiando le altre amministrazioni che possono controllare i loro processi e contribuire a creare nuovi standard. Questo lavoro costa ed è impegnativo e per non sprecarlo va reso "open source" e condiviso il più possibile. E' uno sviluppo a rete della condivisione.

Da qui partono le funzionalità che io identifico come evolute. Per capire quali siano le queste funzionalità mi spiego ponendovi alcune domane:

  • Perché l'Amministrazione Pubblica non interviene per pianificare gli interventi di tipo sociale? (Esempio: dalla banca dati si sa già dove vivono le persone sole magari di 80 anni con il reddito basso o che fra 5 anni avranno questi problemi)
  • Perché l'Amministrazione Pubblica non interviene per pianificare interventi sul territorio preventivi? (Esempio: dai rilievi lidar ho ricostruito il territorio con risoluzione di 10 cm. distinguendo alberi case strade ecc.. programmando la rilevazione di questi dati in date scadenziate, penso a 3 anni, si possono sapere quante piante ci sono sul territorio, quanto crescono, quante sono morte, per cui possiamo piantarne di nuove. possiamo monitorare i fiumi per sapere la loro erosione, i numeri effettivi di immobili ecc...)
Come si vede, si può pensare a sfruttare la variabile del tempo per predire i servizi da erogare(e ce ne saranno molti altri ancora). Questa è l'Amministrazione Pubblica che guarda avanti, che conosce molto bene le sue risorse e che le dispone al meglio. Non sprechiamo le professionalità di molte persone che ci lavorano al suo interno ma utilizziamole, condividiamole e favoriamole."
L'intervista è terminata.
Ringraziamo Ivano Sebastianutti per la disponibilità, e per aver condiviso con noi le sue idee per una PA al servizio di tutti.  Continueremo prossimamente su questo blog questo genere di articoli, intervistando altri e altre figure professionali della Pubblica Amministrazione ed enti pubblici con la stessa lungimiranza.  Siamo certi che ce ne siano molte, e vedremo di farle emergere, nel nostro piccolo  :)
A presto

2015-10-18

"Gaeta" - Geo Analysis & Terrain Animation


La creazione della mappa 3D di Gaeta in OpenStreetMap (2011)

Il 15 ottobre 2015 è nata  "Gaeta" una nuova applicazione GIS per  "Geo Analysis & Terrain Animation".   La prima versione pubblica di "Gaeta" è prevista per la fine del 2016, e vi terremo aggiornati su questo blog.   Nel frattempo, possiamo vedere alcune possibilità di "Gaeta", simulate attraverso il visualizzatore di GoogleEarth, nel video seguente (che risale a Ben 5 anni fa). 

 
Il Server cartografico "Innova" (2011)


Buona visione e A presto

BobMaX 

Link utili:

2015-10-03

GfossDay 2015 - Workshop "Strumenti 3D per il GIS"

 


Si sono tenute a Lecco  dal 28 settembre  le giornate del GfossDay 2015.   Il primo giorno, Roberto (BobMaX) Angeletti ha tenuto il suo Workshop "Strumenti 3D per il GIS",  all'interno dell'aula informatica del "Liceo Tecnico Bodoni".  Si è parlato di "3Domande per il territorio" e del progetto OpenSource "Virtual Terrain Project"  ( VTerrain.org ).  Sono stati mostrati video di ambientazioni territoriali dinamiche realizzate interamente con software free VTP,  tra cui quello che simula le varie soluzioni progettuali di un ponte, realizzato da Marco Gualdrini di Geografica.  Si è parlato anche del "futuro del Gis 3D open source",  con le potenzialità del progetto "Cesium" e del suo Globo con terreno TIN LOD ad alta risoluzione e rilievi Structure from Motion visualizzabili attraverso un comune browser web su cui sia attivato il linguaggio WebGL.

Un KML visualizzato in Cesium



Il giorno seguente si è tenuto il convegno di GfossDay, in cui ci sono stati gli interventi di  Alessandro Furieri (Main Developer di SpatiaLite),  Markus Neteler (Progetto Grass GIS)  e Roberto (BobMaX) Angeletti (uno degli sviluppatori di VTerrain.org).

Quello che segue è il video dell'intervento di Alessandro Furieri (Sviluppatore di SpatiaLite) al GfossDay 2015.


https://www.youtube.com/watch?v=ZTEqcYo-YX8&feature=youtu.be


Il seguente è il video dell'intervento di Markus Neteler.




Furieri e Neteler possono essere considerati i "Guru" del Gis Open Source.  I loro interventi al GfossDay sono state come delle "Letio Magistralis" sullo stato del Gis Open Source in Italia (e non solo :)

A presto

BobMaX



2015-09-20

Workshop "Strumenti GIS per il 3D" al GfossDay2015 di Lecco il 28 settembre

Il 28 settembre 2015 ci sarà un workshop sul Gis 3D Open Source a Lecco, durante il GfossDay 2015, in contemporanea con il convegno Asita.

Come si legge dall' annuncio stampa, durante il workshop "Strumenti GIS per il 3D" gli interessati avranno modo di approfondire la conoscenza su software conosciuti e programmi meno diffusi, "sotto la guida dei maggiori esperti"  :)

http://www.comune.lecco.it/index.php/eventi/115-gfossday-2015
http://www.comune.lecco.it/images/icagenda/files/Annuncio_stampa_GD2015.pdf



In questo blog abbiamo avuto modo di conoscere e affrontare i temi trattati dal workshop sul 3D, che si svolge contemporaneamente a quelli su altri temi, altrettanto interessanti, e tenuti anch'essi da vecchie conoscenze, come Alessandro Furieri e Paolo Cavallini, recentemente da noi intervistati.

E' un peccato che tutti i workshop siano svolti contemporaneamente, perchè avremmo voluto seguirli tutti, ma questo ci è ovviamente impossibile, soprattutto perchè dobbiamo noi stessi tenerne uno:  prorio quello sul 3D.

Già,  perchè proprio noi che scriviamo, terremo il workshop !   ;)

E quindi, in maniera interessata, vi diciamo:  intervenite tutti, perchè ci sarà da divertirsi, e da imparare parecchie cose sul 3D, e (finalmente) conoscersi personalmente.



A presto (... possibilmente al workshop :)

BobMaX

Link utili:

http://gfossday2015.associazionegfoss.it/programma.html
http://gfossday2015.associazionegfoss.it/registrazione.html

2015-08-16

SmartRoadSense - Rilievo dello Stato delle Strade

Scalinata o Strisce Pedonali ?


Vi siete mai trovati davanti un percorso di questo genere ?   No ?!?   In questo caso verrebbe da chiedervi:  "In che mondo vivete ?"  :)

Guardate lo stato di manutenzione delle strade di una città italiana a caso:  Ladispoli, vicino Roma. 

 I pallini rossi stanno ad indicare le zone decisamente da riparare urgentemente, come visibile in queste altre immagini.



In realtà, purtroppo, concretamente in Italia, per varie ragioni, ma anche e soprattutto per incuria, lo stato delle strade è quello che vediamo nella foto, mediamente.  Tanto è vero, che le "Strisce a guscio di tartaruga" sono diventate ormai una consuetudine, quando poi sono visibili, le strisce stesse, e non cancellate dal tempo.

Cosa fare per migliorare lo stato delle cose ?   Vari tentativi sono stati fatti: denunce, foto, servizi televisivi, articoli su giornali.   Ma nulla.  Chi è delegato a risolvere queste situazioni sembra essere inamovibile.

Alcuni siti internet sono stati dedicati a raccogliere le denunce, le foto, gli articoli.  Nulla.

Allora, passiamo ad un'altra tecnica, più massiva e meno sporadica.   Se non bastano poche centinaia o di migliaia di foto, passiamo a documentare estesamente tutte le strade italiane.  Che dire:  non lo fa già OpenStreetMap ?  No.  OpenStreetMap vi dice dove stanno le strade e come si chiamano, ma non vi dice in che stato di manutenzione si trova quel determinato tratto stradale.

Ma allora, diciamo di più:  documentiamo lo stato di un punto ogni venti metri di tutte le strade italiane.

Esagerato ?  E chi potrebbe fare una cosa del genere ?  Non ci credete ?   Allora guardate l'immagine qui sotto.


Si tratta di SmartRoadSense.it  un sito web che visualizza la mappa dello stato di manutenzione delle strade italiane.  Si tratta di un progetto, lanciato nel 2013, della Scuola di Scienze e Tecnologie dell'Informazione dell'Università di Urbino e dell'Associazione Culturale NeuNet.  Il gruppo di ricerca, coordinato da Alessandro Bogliolo, è composto da Alessandro Aldini, Giacomo Alessandroni, Alberto Carini, Saverio Delpriori, Valerio Freschi, Lorenz Cuno Klopfenstein, Emanuele Lattanzi, Gioele Luchetti, Brendan D. Paolini e Andrea Seraghiti.

http://smartroadsense.it/about.html

Attualmente (ferragosto 2015) siamo arrivati a 1 milione e 1298 punti.  Considerando che si tratta di un punto ogni 20 metri, possiamo dire di aver tracciato più di 20 mila km.

"Noi" chi ?   NOI.  Ovvero noi tutti che possediamo un'auto ed uno SmartPhone, Android  (ma anche con iOS).   Comunque, se avete "solo" un vecchio telefonino, fatevi prestare uno smartphone da un amico, e portatelo in macchina con voi, e raccontategli quello che vi ho appena detto, e contribuite così ad estendere la mappa  SmartRoadSense  anche nei vostri dintorni.

Il nostro destino è nelle nostre mani  :)

Ah, dimenticavo:  cosa bisogna installare sul telefonino ?  L'applicazione  "SmartRoadSense", che potete trovare nello store "Google Play"Non costa nulla,  ma varrà molto.


Una volta installata l'app sul telefonino, accendete il GPS, mettete il telefonino sul cruscotto della vostra auto e... partite  :)

E' tutto quello che dovete fare, oltre a guidare la vostra macchina, non badando al telefonino, ma alla strada davanti a voi (dato che dovrete guardare le buche).

L'applicazione memorizzerà un valore da zero a sette corrispondente ai sobbalzi subiti dall'accelerometro del telefonino, uniti al valore di posizionamento GPS.

Il video che segue (tratto dal blog di SmartRoadSense), illustra tutto il processo.

 [  http://smartroadsense.it/blog/it/video-clip/  ]

Divertente ?  Quando viaggiate, registrate il più possibile, magari tenendo collegato il telefonino alla presa di corrente (ovviamente, il GPS consuma energia ...).

Ogni 15 minuti, l'applicazione tenterà di trasmettere i dati al server SmartRoadSense, ma in caso di insuccesso, continuerà ad accumulare dati e lo farà più tardi, appena possibile.

A questo punto vi lascio, per farmi un giro in macchina  ;)

Nel frattempo, guardate questa lezione universitaria sull'argomento SmartRoadSense, tenuta dal prof. Alessandro Bogliolo.

[  "Piattaforme Digitali per la Gestione del Territorio"- Unit 4.11 - SRS  ]


Dimenticavo ancora:  io ho scritto un plugin per QGIS, che si chiama, per l'appunto, SmartRoadSense,  e non fa altro che rendere disponibili tutti i dati anche all'interno del vostro GIS open source preferito, in modo che possiate fare statistiche sullo stato stradale dei vostri dintorni, e magari controllare se oggi, hanno finalmente messo a posto quel tratto di strada che vi interessa.





Tramite QGIS SmartRoadSense plugin è possibile visualizzare i dati in maniera tematica, evidenziando le strade "problematiche", e con l'ausilio di Go2streetView plugin (di Enrico Ferreguti) è possibile visualizzare l'immagine di quel tratto di strada segnalato da pallini rossi (valore di rugosità maggiore di due).   Grande !

Parleremo prossimamente con maggiore dettaglio sia di SmartRoadSense, e delle sue evoluzioni, che del plugin Go2streetView , che se ancora non avete installato, vi consigliamo di fare al più presto, e che vi riserva molte piacevolissime sorprese.

Nel frattempo, godetevi della mappa dello stato di manutenzione di Ladispoli:

http://geodrinx.github.io/ladispoli/

e l'immagine che segue è il risultato dell'analisi delle strade, con evidenziate quelle che necessitano urgentemente di manutenzione, ad oggi  ( 24-06-2016 ).





Possiamo sperare che qualcosa cambi ?


A presto !   E buon viaggio.

BobMaX


Per saperne di più:

PDF "SmartRoadSense: Collaborative Road Surface Condition Monitoring"
 
http://smartroadsense.it/
http://smartroadsense.it/about.html
http://informatica.uniurb.it/smartroadsense/
https://trasferimentotec.wordpress.com/2015/02/25/smartroadsense-unapplicazione-per-la-qualita-delle-strade/ 
http://www.aipcr.it/web/attivita/pubblicazioni/le-news/item/776-crowd4oads-il-progetto-europeo-per-la-valutazione-delle-strade
http://www.ageabruzzo.it/2015/08/abruzzo-trasporti-grazie-al-progetto-europeo-crowd4roads-200mila-euro-per-sperimentare-nuove-tecnologie-63103

2015-08-09

Intervista a Paolo Cavallini

Paolo Cavallini e Roberto (BobMaX) Angeletti

Ciao Paolo,


dopo qualche tempo, ritorno alla mia proposta di una tua intervista per il mio blog.

Quella che segue è una lista di domande riguardanti il software libero geografico, e altro, a cui, magari sotto l'ombrellone, come un cruciverba, puoi rispondere a tempo perso.


Paolo Cavallini:

Ola. Ecco qua. Chiedi pure, se del caso approfondiamo.”


Prima domanda:  “Con l'uscita della versione  QGIS 2.10  "Pisa"   siamo arrivati alla maturità (intesa come professionalità) del noto software geografico libero e open source.  Pensi che sia una versione abbastanza italiana e "a piombo" (per prendere spunto dalla verticalità della famosa Torre) ?”

:)


Risposta di Paolo Cavallini:

L'esperienza ci dice che ogni versione segna un importante passo in avanti nella funzionalità e stabilità di QGIS. Quindi certo, QGIS Pisa è uno strumento professionale, maturo quanto lo si può essere in questa fase, certamente meno di quanto lo sarà la prossima versione. Ovviamente i problemi e le cose da fare non mancano, quindi invito tutti a partecipare, come meglio possono: c'è spazio per tutti - e non è una frase di circostanza, provare per credere!

QGIS nasce da una comunità veramente internazionale, e prevalentemente europea. L'Italia ha sempre avuto un ruolo rilevante nello sviluppo di QGIS, ma l'unica cosa più italiana in questa versione rispetto alle altre è il ricordo di uno splendido incontro di sviluppatori, avvenuto nella tenuta di San Rossore, accanto a Pisa, nel 2010.”


Seconda domanda: “Riprendendo una frase di Eric Raymond:  "Release early, release often",  pensi che sia sempre vero questo,  oppure a volte bisognerebbe meditare di più su una singola release ?”


Risposta di Paolo Cavallini:

Annosa questione: è chiaro come qualunque scelta in questo campo sia il risultato di un compromesso, e sia perciò destinata a scontentare una parte dell'enorme massa di utenti di QGIS. Credo che la soluzione attuale (una nuova versione ogni 4 mesi, per chi ama ed ha bisogno delle novità, e una versione con supporto a più lungo termine) sia un compromesso molto ragionevole, che consente a tutti di trovare una soluzione adeguata.
Piuttosto, trovo bizzarro che in Italia grandi enti ed aziende, che usano QGIS su centinaia di postazioni, non si preoccupino minimamente di migliorarne ulteriormente la stabilità, ridurre il numero di bugs, aggiornare la documentazione e la traduzione, e altre attività simili, che renderanno l'uso di QGIS ancora più piacevole. Paragono questo con il circolare con la macchina senza copertura assicurativa: apparentemente si risparmia, ma in caso di problemi la situazione diventa complicata. Con un piccolo investimento in questo senso avremo pubblicazioni frequenti, e un eccellente controllo di qualità.”


Terza domanda: “Perchè il software (specie quello geografico) deve essere "open" ?”

Risposta di Paolo Cavallini:

Tutto il software deve essere libero semplicemente per mantenere la
massima libertà nella società.
I motivi pratici sono sempre gli stessi che racconto da anni (si
invecchia!):
* Motivi economici
  * costo totale più basso
  * le risorse vanno sul territorio
  * uso legale = più opportunità
  * facile estensione del GIS ad un più vasto numero di utenti
* Motivi commerciali
  * indipendenza dalle scelte del fornitore
  * no lock-in
  * no monopoli = maggiore competizione
  * no spese per la gestione delle licenze
* Motivi tecnici
  * principio “evolutivo”
  * sicurezza: no trojan, virus, e codice maligno
  * standard aperti: interoperabilità, persistenza del dato
  * personalizzazioni più facili
  * meno barriere all'entrata
* Motivi didattici
  * gli stessi programmi possono essere usati a scuola e a casa, senza
oneri per le famiglie
  * si promuove una cultura della legalità
  * è più facile usare hardware vecchio (riduce quindi il digital divide
fra gli studenti)
  * lo studente può analizzare il funzionamento interno, non solo le
interfacce
* Motivi strategici
  * mantenimento delle competenze nazionali
  * esternalizzare settori strategici è un rischio (perché comportarsi come una colonia?)”


Quarta domanda: “Cosa ne pensi dei brevetti ?  Favoriscono o bloccano l'innovazione ?  A volte è necessario registrare qualcosa ?”


Risposta di Paolo Cavallini:

Non sono esperto di processi industriali, quindi non mi pronuncio sulla possibile utilità dei brevetti in campi diversi da quello di cui mi occupo. Certamente accettare i brevetti nel software è inappropriato, in quanto costituirebbe un potente freno all'innovazione, ed un enorme aiuto alle grandi aziende software, tutte più o meno monopoliste nei relativi settori. Per chi vuole saperne di più, suggerisco la lettura di
https://fsfe.org/campaigns/swpat/swpat.it.html e di molti altri articoli in rete.”


Quinta domanda:  “Qual è la ragione del successo di Quantum GIS ?”


Risposta di Paolo Cavallini:

Credo che sia la sua struttura estremamente aperta e democratica, senza un deus ex machina, e la comunità molto accogliente: il numero degli sviluppatori continua ad aumentare, perché partecipare al progetto è divertente e produttivo. E con gli sviluppatori aumentano le funzioni disponibili, che attirano sempre nuovi utenti. Tutti gli utenti possono dire la loro, e le decisioni risentono positivamente dell'apporto di
molti punti di vista diversi.
Anche la facilità con cui si possono aggiungere funzionalità tramite lo sviluppo e l'installazione dei plugins gioca sicuramente un ruolo.”


Sesta domanda:  “Quanto sono importanti i plugin python  per Quantum GIS ?”


Risposta di Paolo Cavallini:

Come ho appena detto, sicuramente moltissimo! Abbiamo più di 500 plugins disponibili, da quelli semplicissimi, che aggiungono una nuova funzione tramite il click su un pulsante, ad ambienti di lavoro veri e propri, come ad esempio il plugin per la classificazione semi automatica dell'uso del suolo, o molti altri.
E fa piacere vedere che fra gli sviluppatori di plugins, molti sono italiani.”


Settima domanda: “Perchè esiste la fase di approvazione di un plugin ?  In cosa consiste?  Da cosa ci si protegge ?”

Risposta di Paolo Cavallini:

Nella gestione dei plugins, come in altri aspetti della vita di QGIS, siamo lentamente passati da una condizione molto anarchica, fortemente destrutturata, ad un maggior coordinamento. Il fine principale di questa operazione è innalzare la qualità dei plugins, convincendo gli sviluppatori ad uniformarsi a degli standard di base, molto semplici, e importanti per gli utenti.
Durante la fase di approvazione, verifico (talvolta con l'aiuto di altri appartenenti alla comunità di sviluppo) che le informazioni essenziali siano corrette (nome, descrizione, repository, bugtracker, ecc.), che il plugin funzioni, almeno nelle sue linee essenziali, segnalo eventuali bugs, invito a spiegare la differenza con altri plugin simili, consiglio di unire gli sforzi, quando appropriato, con gli sviluppatori di plugin simili, chiedo che vengano installati al posto giusto nell'interfaccia, dove appropriato suggerisco di trasformarli in subplugin di Processing, e do una rapida occhiata al codice.
Tutto questo credo sia molto utile per garantire agli utenti una migliore usabilità, e devo dire che molti sviluppatori apprezzano il mio lavoro, peraltro completamente volontario.”


Ottava domanda:  “Pensi si potrebbe migliorare il supporto di python in QGIS ?  Esempio:  installazione librerie,  "SandBox"  (isolamento)”

Risposta di Paolo Cavallini:

In effetti, poter installare con facilità librerie addizionali che possano rendersi necessarie, anche in sistemi operativi poco furbi, sarebbe un bel passo avanti. Ci sono però una serie di possibili effetti negativi che vanno valutati con attenzione. Probabilmente il passaggio a Python 3, che dovrà avvenire in tempi ragionevoli, sarà l'occasione per valutare di nuovo questa opportunità.”



Nona domanda: “Non pensi si dovrebbe inserire un menu 3D ?   A quando il supporto di OpenGL e le coordinate 3D ?”


Risposta di Paolo Cavallini:

Le geometrie 3D sono già parzialmente supportate nella versione 2.10, e lo saranno in modo completo nel prossimo futuro, probabilmente già dalla versione 2.12.
Per quanto riguarda la visualizzazione, già oggi ci sono delle possibilità interessanti, specialmente tramite il plugin QGIS2Threejs e ovviamente tramite il tuo VTerrain.
Ci sono da aspettarsi novità nel futuro, soprattutto grazie al supporto di OpenGL in Qt5, a cui abbiamo iniziato a migrare.”


Decima domanda:  “Cosa ne pensi dei metodi di finanziamento preventivo ?   Possono essere utili oppure si può rischiare di vincolare troppo il software libero alle richieste ?   Si diventerebbe troppo simili al sw proprietario ?”


Risposta di Paolo Cavallini:

Sono completamente favorevole a qualunque forma di finanziamento. Penso che anche in questo caso, avere molti soggetti coinvolti, ognuno con le proprie priorità, garantisca un risultato migliore per tutti.
Il software proprietario funziona in modo molto diverso: non c'è infatti una relazione diretta fra i bisogni reali degli utenti e il lavoro degli sviluppatori, ma tutto è mediato dal marketing, che spesso rende il processo meno lineare.”



Roberto Angeletti:OK.  Penso che dieci domande siano un bel numero. Salutiamo Paolo ringraziandolo per la sua disponibilità.

Paolo Cavallini: “Saluti, e Happy QGISsing!”




A presto

Roberto (BobMaX) Angeletti   (l'autore di qualche plugin ed entusiasta sostenitore del sw libero)







2015-03-30

OpenDataLazio - presentazione a Formia il 9 aprile 2015



Verrà presentato a Formia il 9 aprile 2015 il portale OpenData del Lazio.  

11.30 - 14.00 | Laboratorio sui dati del portale 

a cura di Dante Chiroli, LAit S.p.A. e Roberto Angeletti, Open Street Map Gaeta
La conoscenza del territorio inizia con una buona mappa. E una buona mappa si realizza con una serie di tecniche applicate ad una serie  di dati in relazione tra loro.  Quali tecniche?  Quali dati ?  Quantum GIS (QGIS) è un software libero per la visualizzazione ed il trattamento di dati geografici. I partecipanti al laboratorio saranno messi in grado di visualizzare all'interno di  QGIS  i dati grafici territoriali presenti sul   portale OpenDataLazio e di OpenStreetMap e di eseguire elaborazioni tematiche di classificazione e stampe utili nella professione e nello studio del territorio.

con Dante Chiroli, Lait S.p.A
  • Interfacce CKAN 
  • Esempi d’accesso ed elaborazione dei dati aperti 
con Roberto Angeletti, Open Street Map Gaeta
  • OpenStreetMap :  La libera mappa del mondo - I dati del Lazio
  • Visualizzare i dati del Portale OpenDataLazio su Quantum GIS (QGIS)




A presto

BobMaX

Link utili:     dati.lazio.it

http://www.digitalchampions.it/archives/blog/la-sfida-tecnologica-e-culturale-degli-open-data-e-il-portale-del-comune-di-formia/

http://saperi.forumpa.it/story/110667/datalab-lazio-tour-oltre-100-partecipanti-al-primo-incontro-del-progetto-open-data

http://www.gazzettinodelgolfo.it/formia-open-data-lazio-tour-ecco-i-materiali-utili-per-approfondire/#.VTKk6nqmkVo

https://dati.lazio.it/documents/10181/109642/6_ANGELETTI_Formia09042015.pdf/29c1ce11-8cfc-4861-80da-d85dd6b9ca9b

Video Gaeta

Piano regolatore di Palermo su OpenStreetMap
http://opendatasicilia.it/2015/02/23/il-piano-regolatore-di-palermo-opendata/