2014-11-15

Intervista a Valerio Noti

Incontriamo, a Roma, Valerio Noti autore del volume "GIS Open Source per geologia e ambiente",  e prendiamo subito l'occasione per fargli una breve intervista. 

Roberto (BobMaX) Angeletti     e    Valerio Noti


Domanda: Pensi che ci sia bisogno di un Gis 3D ?

Risposta: Assolutamente si. Poi, bisogna vedere cosa si intende per "Gis 3D".   3D può voler dire superficie, ma anche ( da geologo ) può voler dire anche "il sotto".  Ci sono quei software che ho citato anche nel libro (ParaView, Visit, ecc.) che sono storicamente sganciati dal Gis, ma negli ultimi anni sono sempre maggiori le richieste su come si fa a caricare dati georeferenziati lì dentro, perchè l'aggancio tra questi strumenti e la parte GIS è ormai quasi obbligatoria. C'è sicuramente un “gap” con la visione statica e bidimensionale...  No, il GIS è 3D soprattutto se si parla di dati del sottosuolo. “Deve” essere 3D.

Domanda: Comunque, il mondo è in 3D.

Risposta: Stavo per dirlo. “Il mondo è in 3D” e quindi anche gli strumenti dovrebbero esserlo. Ci riallacciamo sempre ad un discorso di dati iniziali mancanti. Se noi avessimo una disponibilità di dati maggiori, sia del sottosuolo che del soprasuolo, avremmo strumenti molto più integrati. Con Google Earth hanno dimostrato che la geografia e la cartografia sono anche per "non tecnici" e che quello è il modo per vedere il mondo.

Domanda: Per farla ancora “più complicata” : e il 4D, cioè il tempo ?

Risposta: Il tempo. Da geologo ti dico che la serie temporale è fondamentale. Pensa solamente al rischio idraulico, per fare solo un esempio. Ma questo 4D diventa il “FantaGIS” del tempo reale, no ?

Domanda: Sì, il FantaGIS del tempo reale :) Quindi che cosa faresti tu se avessi a disposizione un GIS 3D,   4D con la serie temporale, e con dati TIN ?

Risposta: Penso che il TIN sia migliore del grid perchè ci puoi inserire delle “break lines” e puoi modellarlo, cosa che nel grid non puoi fare.

Domanda:  Il grid è “scalettato”...

Risposta: Sì è scalettato, e quindi... E' vero che storicamente i software, vedi GRASS ecc (l'ho scritto anche nel libro) sono orientati più alla parte grid, perché in GRASS per esempio dicono “noi facciamo talmente bene, siamo talmente bravi con il grid, che non abbiamo bisogno del TIN”.
Il TIN è sicuramente più complicato dal punto di vista informatico, però i risultati e i benefici che ti dà sono migliori perché puoi inserire breaklines, dove hai pochi dati di input hai una maglia meno fitta, (e questo alleggerisce anche il dato) e poi hai una possibilità di gestione e di calcolo delle pendenze, delle esposizioni, e dei volumi ecc...
Il problema è che gli strumenti software di gestione del TIN al momento sono, in media, più arretrati.

Domanda: Secondo te, che uso possono fare gli architetti di un GIS ?

Risposta: Al corso di oggi c'erano tre architetti. Tutti quelli che si occupano di pianificazione e di urbanistica, è un po' la figura di riferimento dei piani di governo del territorio che sono fatti tipicamente dagli architetti e adesso in tante zone sono obbligati a fornire dati GIS.

Domanda: Se tu dovessi scegliere una sola funzione tra quelle presenti in un GIS, che ne giustifichi l'indispensabilità, quale funzione sceglieresti ?

Risposta: La tematizzazione del dato. Soprattutto con la parte numerica, come ti dicevo, è una cosa molto sottovalutata.


Ringraziamo Valerio Noti per la disponibilità e a presto.

Risposta: Grazie a te. Tanto tu non pubblichi l'audio, no ?   ;)


A presto

BobMaX



Link utili:






2014-11-02

Nuovo libro : "GIS Open Source per geologia e ambiente"





Oggi parleremo di un libro tecnico su QGIS, applicato alla geologia e l'ambiente;  visto quello che accade sul territorio ultimamente,  dovrebbe essere un testo che tutti,  dai "decision maker" agli studenti universitari, dovrebbero leggere e studiare con attenzione. Tutti dovremmo essere consapevoli che il territorio è un luogo in cui gli eventi meteo o sismici, quando avvengono, possono avere conseguenze anche prevedibili, e non solo fatalmente … fatali.   Come si dice: "chi semina, raccoglie".



Lo studio dell'ambiente inizia con una buona mappa.   E una buona mappa si realizza con una serie di tecniche applicate ad una serie di dati in relazione tra loro.  Quali tecniche ?  Quali dati ?   Le risposte sono in questo libro,  pubblicato… pochi giorni fa  :)

Valerio Noti è un geologo, dottore di ricerca in Scienze della Terra, esperto di Sistemi Informativi Geografici e di Open Source dal 1995, socio fondatore di TerreLogicheInsieme a lui hanno collaborato a questo libro  Raffaele Battaglini, Marco Capitani, Margherita Di Leo, Flavio Lupia e Antonio Falciano, che ne è stato il revisore.

Questi sono i capitoli e gli argomenti trattati nelle più di 350 pagine del libro: 

1. Sistemi informativi geografici: concetti fondamentali  
2. Introduzione a QGIS
3. Il progetto GIS e il caricamento dei primi layer
4. I formati GIS: non solo Shapefile
5. Gestione dei layer vettoriali e raster
6. Tabelle degli attributi e interrogazioni 
7. Simbologia dei dati vettoriali e tecniche di rappresentazione 
8. Carte Tecniche Regionali (CTR) e servizi web
9. Come georeferenziare una cartografia 
10. Editing dei layer e tecniche di digitalizzazione
11. Procedure di stampa e generazione dei layout 
12. La consegna di un progetto GIS 
13. Il geoprocessing 
14. Superfici statistiche e modelli digitali di elevazione (DEM) 
15. Elementi base di geostatistica 
16. Esempio di modellazione geostatistica di parametri geochimici in ambito GIS 
17. Studio della morfometria dei bacini idrografici attraverso analisi GIS
18. Tecniche di analisi spaziale per la zonazione della suscettività di frana 
19. Metodologie GIS per l’individuazione delle aree potenzialmente interessate da fenomeni di esondazione dei corsi d’acqua
       

Come si vede, i primi dieci capitoli trattano le basi dei GIS, dai vari sistemi di coordinate, ai tipi da dati e di livelli, fino alla modifica e alla stampa.  Questo assicura una serie di informazioni essenziali per poter essere sufficientemente preparati e produttivi nella visualizzazione, trattamento, sovrapposizione e produzione di mappe.


I capitoli seguenti

"I capitoli 13 e 14 costituiscono il fulcro di tutto il volume poiché riguardano temati- che cruciali per l’analisi spaziale: il geoprocessing, le superfici statistiche e i DEM (Digital Elevation Model). Al loro interno saranno descritte importanti operazioni quali, ad esempio, la sovrapposizione tra layer (overlay), le tecniche di buffering, i join spaziali, la realizzazione di processi interpolativi e di mappe DEM-derivate (ad esempio carte di pendenza o di orientazione dei versanti), il calcolo volumetrico e la generazione di profili topografici. "

GIS Open Source
per geologia e ambiente
Analisi e gestione di dati territoriali e ambientali con qgis 


Questo è il link da cui è possibile scaricare la preview del libro:

http://www.darioflaccovio.it/pdfdescr/930-DF0339.pdf


Parleremo diffusamente degli argomenti affrontati nel libro e delle tecniche trattate nei prossimi post di questo blog.


A presto

BobMaX