Con questo iniziamo una serie di articoli su "Open PA", cioè su come la Pubblica Amministrazione si sta aprendo alle nuove tecnologie, all'innovazione, al riuso e all'apertura dei dati nell'ottica della creazione di Servizi per i Cittadini.
Il "motto" di questa serie di articoli sarà "Servizi, non Sevizie" :)
Iniziamo con un'intervista a Ivano Sebastianutti, istruttore informatico presso il comune di Tavagnacco (Udine).
Domanda 1: Come è iniziata la tua attività riguardante il 3D ? Si è trattato
di una passione precedente, poi applicata alla pianificazione
territoriale, oppure è stata una esigenza sentita nell'ambito dell'uso
di un Gis ?
Sebastianutti: "Ho iniziato molti anni fa con AutoCAd versione 1.7 o 2.01 con ancora i floppy disk da 5'1/4 (Autocad ne aveva 2 da 360 Kb) e i primi PC 100 forniti da ASEM che miglioravano l'analogo modello della IBM. Con la versione 2.17 in cui introduceva il 3D (effettivamente solo il 2,5 - elevazione) ho sviluppato per una ditta locale il listino in formato 3D. Da allora sono passato dalle ditte private agli enti locali e dal ovviamente sono arrivato ai primi GIS. Ho usato Mapinfo e gli stessi strumenti cad adattati al GIs quali Microstation e lo stesso Autocad per testare le prime applicazioni in campo territoriale."
Domanda 2: Come hai scoperto Virtual Terrain Project e l'Open Source ?
Sebastianutti: "Ho scoperto prima l'open source con le prime versioni di QGIS dalla 0.4 alla 0.7 e di MapWindows GIS, per arrivare alla prime prove di GvSIG che nelle ultime versioni aveva implementato già un GIS 3D. Fra queste prove e questi studi mi sono incrociato con Virtual Terrain Project. E' stata una rivelazione poter assemblare e costruire le prime costruzioni in 3D. L'ho utilizzato sopratutto per visualizzare scenari in ambito archeologico su alcuni ritrovamenti effettuati in loco ed è stato fantastico poterli far vedere. Bisogna dire che si doveva creare appositamente i dati per questo scopo e prepararsi a diversi crash del programma, ma i risultati erano molto buoni.
Sono anni che ormai utilizzo software open source e nei miei lavori sopratutto per la pubblica amministrazione con risultati molto positivi. Si deve far uso di molte applicazioni per arrivare ad un sistema che soddisfi completamente i servizi della pubblica amministrazione. Il GIS è una parte di questo sistema complessivo ed è possibile farlo convivere con il resto dei sistemi informatici.
VTP soddisfa solo una parte di queste cose per cui sono ancora alla ricerca di un software che si integri completamente e che abbia anche una rappresentazione 3D. Oramai si va sul web dove ci sono alcune librerie usabili che vanno in questa direzione."
Domanda 3: Adesso quale software open utilizzate nei vostri uffici (se è possibile saperlo) ?
Sebastianutti: "Parlando di sistemi informativi, utilizzo per la cartografia (dati vettoriali, bitmap e lidar) un server postgresql con estensione postgis e pointcloud per dati lidar (rilievo laserscanner) con geoserver per la pubblicazione di servizi web. Ci sono poi delle procedure che raccolgono dati e li formatttano per integrare le diverse banche dati con la visualizzazione su GIS. Nell'ente comunale ci sono molti archivi diversi da db quali oracle a mysql o db utilizzati dall'agenzia del territorio in spatialite ed è utilissimo rappresentarli in un sistema GIS. Sapere dove accadono le cose è importantissimo. Queste procedure che mantengono l'indice con i dati alfanumerici sono fondamentali per "vedere" le informazioni e rappresentarle anche su web. A volte è superfluo utilizzare una sistema come QGIS per accumulare o modificare informazioni localizzate; basta un browser per rilevare e integrare queste informazioni immediatamente dentro un sistema GIS integrato. Penso al protocollo WFS-T per questo tipo di servizio."
Domanda 4: Conosci MapWindow ? In caso, che ne pensi ?
Sebastianutti: "Si, come ho detto prima, ho usato MapWindows GIS, era anche concorrente a QGIS ma il suo sviluppo non è stato molto innovativo. QGIS ha oramai rilevato e integrato innumerevoli funzioni provenienti ad ambienti accademici (GRASS, SAGA, ecc..) per cui ha di colpo fatto passi da gigante."
Domanda 5: Conosci il plugin "GEarthView" per QGIS ? Pensi che potrebbe essere utile, come vista 3D immediata per QGIS ?
Sebastianutti: "Ho fatto dei test con questo plugin, ma non sono molto soddisfatto del risultato. Al momento uso alcuni plugin che mi danno il controllo su come rappresentare i miei oggetti in 3D quale qgis2threejs. E' comunque utile averlo per interagire con il resto del mondo e poter integrare diversi oggetti 3D al suo interno."
Domanda 6: Quanto è importante il 3D nella pianificazione territoriale ?
Sebastianutti: "Molto. Nel Comune di Tavagnacco sono stati fatti nel tempo due rilievi Lidar ed entrambi hanno tutt'ora un importanza storica. Sono come una fotografia storica con cui possiamo controllare l'evoluzione del territorio. Nei dati Lidar possiamo quantificare le modifiche al territorio quando ci serve. Questo è una parte dell'importanza che io identifico come una parte di informazioni che provengono dalla parte "FISICA" del territorio. La seconda parte è l'allineamento delle informazioni alfanumeriche presenti nelle banche dati per farle confluire con le informazioni geografiche e dare loro importanza per il luogo in cui sono riferite. Questa parte la identifico come parte "INFORMATIVA" e l'insieme di queste informazioni sono strategiche per lo sviluppo dello stesso territorio."
Domanda 7: Quanto è importante la divulgazione di software Open nella pubblica amministrazione ?
Sebastianutti: "A parte l'obbligo delle Pubbliche Amministrazioni di utilizzare il software Open Source proveniente dalle leggi già in vigore, trovo fondamentale per la crescita stessa della Pubblica Amministrazione che le persone che ci lavorino crescano in professionalità. Questa professionalità deve essere messa in circolo e lo si fa solo con applicazioni software in cui si possa modificare o aggiungere funzioni. Non si possono fare servizi di qualità senza queste cose."
Domanda 8: Passiamo a parlare del tuo territorio: Friuli, Udine e Tavagnacco (in ordine di... zoom :) Come procede ora con le attività (artigianali e industriali) relative al 3D, in provincia di Udine e ... dintorni, dopo questo Forum sul 3D del 2012 ?
https://www.youtube.com/watch? v=5_n-Doncv8E
Sebastianutti: "C'è una lenta crescita di interesse sul tema del territorio dalle Amministrazioni Pubbliche che al momento hanno altri fattori di interesse predominanti (vedi Unioni Territoriali Intercomunali). Spero che comunque la creazione di queste unioni rafforzi la coscienza della necessità di dover rilevare, rappresentare e gestire il territorio comunale in 3D. La mia convinzione è che ci sono diversi fattori che favoriscono queste scelte:
- il costo in ribasso dei rilievi Lidar e ortofoto
- il costo al ribasso del hardware necessario ai sensori territoriali
- la presenza di molto software open source per il trattamento dei dati
- la concorrenza che si dovrebbe sviluppare tra le stesse amministrazioni per la divulgazione di nuovi servizi e open data
- la coscienza nelle persone che usufruiscono di questi servizi che richiederanno sempre più servizi adeguati
Con il 3D e l'integrazione delle banche dati si può cominciare a far intervenire le prime Amministrazioni Pubbliche "illuminate" a progettare servizi predittivi. Perché dobbiamo aspettare che la persona sola di 80 anni richieda un servizio di controllo quando abbiamo già questa informazione nelle banche dati comunali? "
Sebastianutti: "Ho iniziato molti anni fa con AutoCAd versione 1.7 o 2.01 con ancora i floppy disk da 5'1/4 (Autocad ne aveva 2 da 360 Kb) e i primi PC 100 forniti da ASEM che miglioravano l'analogo modello della IBM. Con la versione 2.17 in cui introduceva il 3D (effettivamente solo il 2,5 - elevazione) ho sviluppato per una ditta locale il listino in formato 3D. Da allora sono passato dalle ditte private agli enti locali e dal ovviamente sono arrivato ai primi GIS. Ho usato Mapinfo e gli stessi strumenti cad adattati al GIs quali Microstation e lo stesso Autocad per testare le prime applicazioni in campo territoriale."
Domanda 2: Come hai scoperto Virtual Terrain Project e l'Open Source ?
Sebastianutti: "Ho scoperto prima l'open source con le prime versioni di QGIS dalla 0.4 alla 0.7 e di MapWindows GIS, per arrivare alla prime prove di GvSIG che nelle ultime versioni aveva implementato già un GIS 3D. Fra queste prove e questi studi mi sono incrociato con Virtual Terrain Project. E' stata una rivelazione poter assemblare e costruire le prime costruzioni in 3D. L'ho utilizzato sopratutto per visualizzare scenari in ambito archeologico su alcuni ritrovamenti effettuati in loco ed è stato fantastico poterli far vedere. Bisogna dire che si doveva creare appositamente i dati per questo scopo e prepararsi a diversi crash del programma, ma i risultati erano molto buoni.
Sono anni che ormai utilizzo software open source e nei miei lavori sopratutto per la pubblica amministrazione con risultati molto positivi. Si deve far uso di molte applicazioni per arrivare ad un sistema che soddisfi completamente i servizi della pubblica amministrazione. Il GIS è una parte di questo sistema complessivo ed è possibile farlo convivere con il resto dei sistemi informatici.
VTP soddisfa solo una parte di queste cose per cui sono ancora alla ricerca di un software che si integri completamente e che abbia anche una rappresentazione 3D. Oramai si va sul web dove ci sono alcune librerie usabili che vanno in questa direzione."
Domanda 3: Adesso quale software open utilizzate nei vostri uffici (se è possibile saperlo) ?
Sebastianutti: "Parlando di sistemi informativi, utilizzo per la cartografia (dati vettoriali, bitmap e lidar) un server postgresql con estensione postgis e pointcloud per dati lidar (rilievo laserscanner) con geoserver per la pubblicazione di servizi web. Ci sono poi delle procedure che raccolgono dati e li formatttano per integrare le diverse banche dati con la visualizzazione su GIS. Nell'ente comunale ci sono molti archivi diversi da db quali oracle a mysql o db utilizzati dall'agenzia del territorio in spatialite ed è utilissimo rappresentarli in un sistema GIS. Sapere dove accadono le cose è importantissimo. Queste procedure che mantengono l'indice con i dati alfanumerici sono fondamentali per "vedere" le informazioni e rappresentarle anche su web. A volte è superfluo utilizzare una sistema come QGIS per accumulare o modificare informazioni localizzate; basta un browser per rilevare e integrare queste informazioni immediatamente dentro un sistema GIS integrato. Penso al protocollo WFS-T per questo tipo di servizio."
Domanda 4: Conosci MapWindow ? In caso, che ne pensi ?
Sebastianutti: "Si, come ho detto prima, ho usato MapWindows GIS, era anche concorrente a QGIS ma il suo sviluppo non è stato molto innovativo. QGIS ha oramai rilevato e integrato innumerevoli funzioni provenienti ad ambienti accademici (GRASS, SAGA, ecc..) per cui ha di colpo fatto passi da gigante."
Domanda 5: Conosci il plugin "GEarthView" per QGIS ? Pensi che potrebbe essere utile, come vista 3D immediata per QGIS ?
Sebastianutti: "Ho fatto dei test con questo plugin, ma non sono molto soddisfatto del risultato. Al momento uso alcuni plugin che mi danno il controllo su come rappresentare i miei oggetti in 3D quale qgis2threejs. E' comunque utile averlo per interagire con il resto del mondo e poter integrare diversi oggetti 3D al suo interno."
Domanda 6: Quanto è importante il 3D nella pianificazione territoriale ?
Sebastianutti: "Molto. Nel Comune di Tavagnacco sono stati fatti nel tempo due rilievi Lidar ed entrambi hanno tutt'ora un importanza storica. Sono come una fotografia storica con cui possiamo controllare l'evoluzione del territorio. Nei dati Lidar possiamo quantificare le modifiche al territorio quando ci serve. Questo è una parte dell'importanza che io identifico come una parte di informazioni che provengono dalla parte "FISICA" del territorio. La seconda parte è l'allineamento delle informazioni alfanumeriche presenti nelle banche dati per farle confluire con le informazioni geografiche e dare loro importanza per il luogo in cui sono riferite. Questa parte la identifico come parte "INFORMATIVA" e l'insieme di queste informazioni sono strategiche per lo sviluppo dello stesso territorio."
Domanda 7: Quanto è importante la divulgazione di software Open nella pubblica amministrazione ?
Sebastianutti: "A parte l'obbligo delle Pubbliche Amministrazioni di utilizzare il software Open Source proveniente dalle leggi già in vigore, trovo fondamentale per la crescita stessa della Pubblica Amministrazione che le persone che ci lavorino crescano in professionalità. Questa professionalità deve essere messa in circolo e lo si fa solo con applicazioni software in cui si possa modificare o aggiungere funzioni. Non si possono fare servizi di qualità senza queste cose."
Domanda 8: Passiamo a parlare del tuo territorio: Friuli, Udine e Tavagnacco (in ordine di... zoom :) Come procede ora con le attività (artigianali e industriali) relative al 3D, in provincia di Udine e ... dintorni, dopo questo Forum sul 3D del 2012 ?
https://www.youtube.com/watch?
Sebastianutti: "C'è una lenta crescita di interesse sul tema del territorio dalle Amministrazioni Pubbliche che al momento hanno altri fattori di interesse predominanti (vedi Unioni Territoriali Intercomunali). Spero che comunque la creazione di queste unioni rafforzi la coscienza della necessità di dover rilevare, rappresentare e gestire il territorio comunale in 3D. La mia convinzione è che ci sono diversi fattori che favoriscono queste scelte:
- il costo in ribasso dei rilievi Lidar e ortofoto
- il costo al ribasso del hardware necessario ai sensori territoriali
- la presenza di molto software open source per il trattamento dei dati
- la concorrenza che si dovrebbe sviluppare tra le stesse amministrazioni per la divulgazione di nuovi servizi e open data
- la coscienza nelle persone che usufruiscono di questi servizi che richiederanno sempre più servizi adeguati
Con il 3D e l'integrazione delle banche dati si può cominciare a far intervenire le prime Amministrazioni Pubbliche "illuminate" a progettare servizi predittivi. Perché dobbiamo aspettare che la persona sola di 80 anni richieda un servizio di controllo quando abbiamo già questa informazione nelle banche dati comunali? "
Domanda 9: Cosa sarebbe auspicabile per le PA e per noi comuni utenti ?
Sebastianutti: "Guardando un po' in prospettiva, e immaginando come dovrebbe cambiare l'Amministrazione Pubblica nei suoi servizi rispetto i propri utenti, io ho una visione prima tecnica organizzativa e poi di funzionalità evolute. Mi spiego meglio. Ritengo che le modifiche in atto debbano portare l'Amministrazione Pubblica a semplificare gli atti che i cittadini devono fare per accedere ai relativi servizi e i cittadini debbano avere riscontro immediato degli stati di questi servizi tramite dei "cruscotti di controllo" della quantità e della qualità dei servizi erogati. Questo lo si fa solamente se si analizzano i processi e si allineano le banche dati interessate. La cartografia fa parte integrale di queste banche dati.
Si deve partire dal basso per razionalizzare i servizi e i dati interessati a questi processi al fine di creare STANDARD. Le migliori prassi vanno dichiarate ed esportate contagiando le altre amministrazioni che possono controllare i loro processi e contribuire a creare nuovi standard. Questo lavoro costa ed è impegnativo e per non sprecarlo va reso "open source" e condiviso il più possibile. E' uno sviluppo a rete della condivisione.
Da qui partono le funzionalità che io identifico come evolute. Per capire quali siano le queste funzionalità mi spiego ponendovi alcune domane:
Sebastianutti: "Guardando un po' in prospettiva, e immaginando come dovrebbe cambiare l'Amministrazione Pubblica nei suoi servizi rispetto i propri utenti, io ho una visione prima tecnica organizzativa e poi di funzionalità evolute. Mi spiego meglio. Ritengo che le modifiche in atto debbano portare l'Amministrazione Pubblica a semplificare gli atti che i cittadini devono fare per accedere ai relativi servizi e i cittadini debbano avere riscontro immediato degli stati di questi servizi tramite dei "cruscotti di controllo" della quantità e della qualità dei servizi erogati. Questo lo si fa solamente se si analizzano i processi e si allineano le banche dati interessate. La cartografia fa parte integrale di queste banche dati.
Si deve partire dal basso per razionalizzare i servizi e i dati interessati a questi processi al fine di creare STANDARD. Le migliori prassi vanno dichiarate ed esportate contagiando le altre amministrazioni che possono controllare i loro processi e contribuire a creare nuovi standard. Questo lavoro costa ed è impegnativo e per non sprecarlo va reso "open source" e condiviso il più possibile. E' uno sviluppo a rete della condivisione.
Da qui partono le funzionalità che io identifico come evolute. Per capire quali siano le queste funzionalità mi spiego ponendovi alcune domane:
- Perché l'Amministrazione Pubblica non interviene per pianificare gli interventi di tipo sociale? (Esempio: dalla banca dati si sa già dove vivono le persone sole magari di 80 anni con il reddito basso o che fra 5 anni avranno questi problemi)
- Perché l'Amministrazione Pubblica non interviene per pianificare interventi sul territorio preventivi? (Esempio: dai rilievi lidar ho ricostruito il territorio con risoluzione di 10 cm. distinguendo alberi case strade ecc.. programmando la rilevazione di questi dati in date scadenziate, penso a 3 anni, si possono sapere quante piante ci sono sul territorio, quanto crescono, quante sono morte, per cui possiamo piantarne di nuove. possiamo monitorare i fiumi per sapere la loro erosione, i numeri effettivi di immobili ecc...)
L'intervista è terminata.
Ringraziamo Ivano Sebastianutti per la disponibilità, e per aver condiviso con noi le sue idee per una PA al servizio di tutti. Continueremo prossimamente su questo blog questo genere di articoli, intervistando altri e altre figure professionali della Pubblica Amministrazione ed enti pubblici con la stessa lungimiranza. Siamo certi che ce ne siano molte, e vedremo di farle emergere, nel nostro piccolo :)
A presto